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Chiesa sconsacrata Roma

Chiesa sconsacrata Roma

Chiesa sconsacrata Roma, cosa sono e quante ne esistonoChiesa sconsacrata Roma

Roma è una città molto grande ricca di storia e di cultura e quello che molti non sanno è che vi sono anche molte chiese sconsacrate, alcune anche piuttosto conosciute, che rappresentano per la città dei veri e propri gioielli architettonici. Ma, cosa significa chiesa sconsacrata? Questa è l’espressione utilizzata per indicare quelle chiese che hanno perso il proprio stato religioso e quindi di conseguenza non possono più essere utilizzate per scopi liturgici.

In molti casi a rilevare queste strutture sono enti privati e comunali che poi li rimettono a disposizione del pubblico per la celebrazione di eventi di vario tipo. Nello specifico per l’organizzazione di mostre d’arte, concerti, matrimoni, spettacoli teatrali. Le chiese sconsacrate di Roma sono circa 30.

Elenco delle chiese sconsacrate a RomaChiesa sconsacrata Roma

Le chiese sconsacrate a Roma sono tante, circa 30 come anticipato in precedenza. Sono diverse tra di loro e ubicate nelle varie zone della città. Ma, quali sono le più note? Tra queste possiamo menzionare:

  • Santa Maria del Priorato: questa chiesa è situata sull’Aventino, e di preciso presso la Piazza dei Cavalieri di Malta 4. Alberico, principe dei Romani, nel periodo intorno al 939 ha trasformato il suo palazzo presente sull’estremità meridionale dell’Aventino in un vero e proprio monastero di monaci benedettini. A chi era dedicata la chiesa? A san Basilio. Nel XII secolo è diventata di proprietà dell’ordine dei cavalieri templari ai quali poi si sono susseguiti i cavalieri gerosolimitani nel 1312. Nel corso degli anni successivi la chiesa è stata poi sottoposta a lavori di restauro. E proprio nel periodo compreso tra il 1764 e il 1765 è stato ristrutturato l’intero complesso in seguito alla richiesta espressa dal cardinale Giovanni Battista Rezzonico.
  • San Pancrazio: nel quartiere Gianicolo, e più esattamente nella Piazza di S. Pancrazio, 5D, è invece presente questa chiesa sconsacrata ormai da diversi anni, ed esattamente dal 1960. Costruita per volere di papa Simmaco questa basilica sorge proprio dove un tempo è stato sepolto il giovane martire San Pancrazio. Nel corso della prima metà del VII secolo, e quindi durante il pontificato di papa Onorio I, la basilica è stata ricostruita con uno specifico obiettivo ovvero quello di fare in modo che il sepolcro di San Pancrazio potesse trovarsi sotto l’altar maggiore.
  • Chiesa di Santa Maria in Tempulo: nota anche con la denominazione “Complesso Vignola Mattei”, questa bellissima chiesa si trova di preciso alle pendici del Celio a pochi passi dal Circo Massimo e dalle Terme di Caracalla.  Nello specifico la chiesa sembrerebbe sorgere nel luogo in cui era anticamente presente l’Area Apollinis ovvero una piazza con un monumento quadrato, forse una fontana. Stando a quanto emerso da un documento ritrovato negli anni sembrerebbe che le origini del Monasterium Tempuli siano legate all’anno 806, data non confermata però dalle analisi murarie dello stesso edificio.
  • Chiesa di San Giovanni della Ficozza: situata in via dei Maroniti 29 questa è una chiesa sconsacrata presente esattamente nel rione Trevi. Il primo cenno storico di tale chiesa risale al XII secolo. Nello specifico il suo nome compare in un documento oggi conservato nell’archivio di San Silvestro in Capite. Il suo nome è legato alla celebre famiglia romana dei De Ficocciis nota prima con la denominazione ‘Ficoccia’ e poi con ‘Ficozza’ denominazione data dai romani che abitavano nella zona. Nel periodo napoleonico l’intero complesso è stato destinato ad usi civili mentre invece grazie a Pio IX nel 1846 la chiesa è stata riconsacrata e il collegio vicino è stato destinato al seminario polacco-sloveno. Nel 1870, dopo l’Unità d’Italia tutto è cambiato ancora una colta. Infatti sia la chiesa sia il collegio sono tornati ad essere destinati esclusivamente ad usi civili.

Una breve descrizione delle ChieseChiesa sconsacrata Roma

Ma, cosa sappiamo in più sulle chiese sconsacrate menzionate in precedenza? Come vengono utilizzate oggi, quali sono le caratteristiche più importanti e soprattutto quali curiosità le riguardano? Analizziamole una per volta.

Santa Maria del Priorato

Molto bella e particolare, questa chiesa all’esterno è caratterizzata dalla presenza di una facciata a capanna barocca con rilievi scultorei che fanno chiaramente riferimento alla famiglia Rezzonico e all’Ordine di Malta. All’interno invece presenta una struttura a croce latina. Questa chiesa è nota in particolar modo per i suoi bellissimi affreschi e per la struttura in stile barocco. La struttura in questione oggi è la sede dell’Ordine dei Cavalieri di Malta ed è aperta al pubblico per eventi speciali ed importanti.

San Pancrazio

Ciò che più di tutto contraddistingue questa location è la sua bellissima facciata oltre che l’ambiente interno. Non tutti sanno che proprio nella basilica di San Pancrazio sono presenti due entrate alle catacombe. Una di questa è quella della matrona Ottavilla ovvero colei che secondo i cenni storici sembrerebbe essersi occupata della sepoltura del martire quattordicenne. L’accesso a tale catacomba non è consentito a tutti ma solo agli studiosi di archeologia cristiana. La seconda catacomba è proprio quella di San Pancrazio alla quale invece tutti possono fare accesso. Oggi la Basilica viene solitamente utilizzata per la celebrazione di matrimoni ovviamente civili e non con rito religioso.

Chiesa di Santa Maria in Tempulo

Il nome sembrerebbe essere legato al fatto che la chiesa è stata costruita sui resti di un tempio presente in epoca romana. Dal XIII secolo questa chiesa non viene più utilizzata per i riti religiosi. Nel corso degli anni, così come ci racconta la storia, la chiesa in questione ha subito una vasta alternanza di destinazioni d’uso. Da monastero si è infatti trasformata in una civile abitazione per poi diventare ninfeo della villa Mattei intorno ai primi anni del 1600 per poi trasformarsi in fienile. Oggi viene utilizzata dal comune di Roma per la celebrazione di matrimoni civili.

Chiesa di San Giovanni della Ficozza

La Chiesa di San Giovanni della Ficozza, che deve il suo nome a Cecco Ficoccia che con i suoi soldi sembrerebbe aver contribuito alla sua costruzione, è oggi occupata nell’antica navata da locali pubblici. Nonostante ciò facendo ingresso al suo interno non si potrà non notare l’abside, la cantoria e delle nicchie laterali ancora ben visibili. Ma non solo, sul soffitto e sulle pareti sono anche presenti bellissimi affreschi in stile barocco. Io stesso ho avuto modo di osservarli da vicino e ne sono rimasto completamente incantato.

Perchè le chiese vengono sconsacrateChiesa sconsacrata Roma

Quando ci si trova davanti ad una Chiesa particolarmente antica la domanda che solitamente ci si pone è sempre la stessa ovvero “Si tratta di una chiesa consacrata o sconsacrata?”. Un primo modo per scoprirlo potrebbe essere quello di osservare se l’altare è consacrato e quindi se sono presenti pietra sacra e reliquie. Ma non solo, osservare anche se è presente il tabernacolo con l’Eucaristia.

Ma, perchè una chiesa viene sconsacrata? Quali sono le motivazioni che portano a tutto questo? I motivi possono essere diversi. Ad esempio questo succede quando:

  • Si assiste ad una diminuzione della popolazione locale.
  • Viene costruita una nuova Chiesa che rende inutile quella costruita in precedenza.
  • Si trovano in un cattivo stato di conservazione e quindi non sono agibili e procedere con i restauri non è possibile.
  • il luogo sacro viene destinato, per un lungo periodo di tempo, ad usi profani e quindi ad esempio diventano biblioteche oppure musei.

A decidere se una chiesa può essere sconsacrata oppure no è il vescovo diocesano dopo aver sentito il parere del consiglio presbiterale. E soprattutto ottenuto il consenso del proprietario dell’edificio.

Il recupero e il riutilizzo delle chiese sconsacrateChiesa sconsacrata Roma

Alcuni luoghi con il trascorrere degli anni perdono quella che era la loro funzionalità in origine. E oltre che con normali edifici e con spazi urbani questo succede anche con le chiese e quindi con le costruzioni sacre. Come recuperare e riutilizzare le chiese sconsacrate? In realtà esistono tanti modi per trasformare quello che un tempo era un ambiente sacro.

Nello specifico una chiesa sconsacrata può diventare un centro culturale oppure una sala all’interno della quale organizzare dei concerti, delle grandi biblioteche oppure ancora dei veri e propri musei. Non sono mancati inoltre i casi in cui antiche chiese sconsacrate sono state trasformate in abitazioni oppure in spazi commerciali, in pub e ristoranti di lusso. A Milano ad esempio quella che un tempo era una chiesa dedicata a San Giuseppe e sconsacrata poi negli anni ’70 è stata trasformata in un disco club oggi molto rinomato e frequentato dai milanesi e non solo.

Insomma una chiesa sconsacrata non per forza deve essere abbandonata. I suoi spazi possono servire per la realizzazione di qualcosa di nuovo e soprattutto di diverso.